Scelta della canna da pesca, come è composta, le azioni

canneLa canna é un elemento basilare della pesca ed è composta da: porta-mulinello, impugnatura, anelli, calcio o piede (crociera per le canne da traina) e dal fusto.

Porta-mulinello

E’ il dispositivo che rende immobile il mulinello, allineandolo alla struttura del fusto. Ne esistono tre tipi:

  • Porta-mulinello con fermo inferiore: la parte superiore del porta-mulinello è fissa mentre l’estremità inferiore presenta una “clip” di chiusura che scorre su un binario per adattarsi ad ogni grandezza dell’aggancio dei mulinelli.
  • Porta-mulinello con blocco anteriore: è utilizzato prevalentemente su canne da spinning; il mulinello va prima inserito nella sede inferiore del porta-mulinello e successivamente la parte superiore dello stesso viene avvitata per consentire il corretto posizionamento dell’attrezzatura pescante.
  • Porta-mulinello a vite: è utilizzato maggiormente in attrezzature low cost; la parte superiore è solitamente fissa, mentre l’estremo inferiore si avvita su se stesso per bloccare il mulinello. Le canne da traina solitamente utilizzano due anelli, intervallati da una membrana di gomma, che consentono un corretto ed efficace fissaggio del mulinello alla canna.
Distinzione tra due porta-mulinelli con fermo inferiore ed uno con fermo a vite (a sinistra)

Distinzione tra due porta-mulinelli con fermo inferiore ed uno con fermo a vite (a sinistra)

 

Impugnatura

L’impugnatura consente di mantenere la canna ferma con sicurezza, evitando che scivoli o ruoti. I tipi di impugnatura più diffusi sono: in sughero (utilizzati maggiormente in acqua dolce e su canne da spinning); in neoprene (utilizzati per la pesca in mare, dotati di un’alta resistenza alla corrosione).

 

Impugnatura in neoprene

 

Una canna da spinning con portamulinello

Una canna da spinning con porta-mulinello con fermo anterire e manico in sughero

 

Anelli

Gli anelli permettono al filo di scorrere lungo il fusto della canna da pesca. In commercio se ne trovano di tutti i tipi: in metallo, in plastica, a doppio ponte, a singolo ponte, fino ad arrivare agli anelli in SIC. Questi hanno la peculiarità di essere molto resistenti e di dissipare velocemente il calore in modo da non scaldarsi, evitando l’usura del filo. Sono altresì INDISPENSABILI l’utilizzo del trecciato al posto del classico nylon.

 

Fusto

I principali materiali utilizzati nella costruzione dei fusti sono:

  • La fibra di vetro: quasi tutti abbiamo iniziato il nostro percorso di pesca utilizzando una canna di questo tipo. E’ un materiale versatile,durevole nel tempo, più resistente del carbonio ed è adatto alla maggior parte delle situazioni. Essendo un materiale molto economico e molto più pesante del carbonio, non permette un buon utilizzo delle esche artificiali. L’azione delle canne in fibra di vetro (grazie alla propria elasticità) è spesso parabolica.
  • La fibra di carbonio: è un materiale leggerissimo, abbastanza costoso che permette una grande sensibilità sia delle esche che delle prede in canna.
  • Alcune canne presentano un mix tra fibra di vetro e  fibra di carbonio che, aggregando le proprietà dei due materiali, dona un’ottima elasticità unita alla sensibilità estrema dei cimini.

Negli ultimi tempi hanno assunto rilievo anche materiali come il Kevlar e canne arricchite da cristalli liquidi.

 

Canne telescopiche e canne ad innesti

  • Canne Telescopiche: hanno il pregio di essere molto più comode rispetto alle canne ad innesti perchè, durante il trasporto, occupano poco spazio in relazione alla propria lunghezza. Il problema riscontrato spesso in questo tipo di canne, che si presenta soprattutto dopo aver pescato in ambienti umidi, dopo aver lavato la canna senza attenderne l’asciugatura, a seguito di svariati usi in acqua salata, oppure a causa della sporcizia presente sul fusto, è il bloccaggio delle varie sezioniIn queste situazioni è da evitare assolutamente di chiudere bruscamente la canna, pena la rottura certa della stessa.Per porre una soluzione al problema, è opportuno, quando possibile, cercare di ruotare le sezioni interessate; in alternativa è possibile utilizzare uno spray lubrificante al silicone (che andrà pulito poco dopo) oppure, per i casi più critici, lasciare la canna in posizione eretta, a riposo per un giorno. Se anche in questo caso non si fosse posto rimedio al problema, l’ultimo tentativo da provare è di avvicinare del ghiaccio sulle sezioni bloccate (è possibile utilizzare anche il ghiaccio spray).
  • Canne ad innesti: sono più ingombranti di quelle telescopiche ed il relativo montaggio richiede più tempo ed attenzione. Il pregio di queste, è la migliore precisione nel lancio, la maggiore resistenza all’usura (non hanno il problema del bloccaggio delle sezioni), il cimino molto sensibile ed infine i fusti possiedono una curvatura migliore. Ove possibile, è consigliabile acquistare fusti con innesti a spigot che, essendo più robusti, consentono una piega migliore del fusto.

 

Come scegliere una canna da pesca

  1. Lunghezza: la lunghezza della nostra canna sarà scelta in base alle nostre esigenze ed agli spot che ospiteranno le battute di pesca. Una canna più corta è più maneggevole, permette lanci più precisi penalizzandone però la gittata del lancio.
  2. Bilanciamento dei pesi: una canna ben bilanciata permette un minore affaticamento del braccio e del polso del pescatore. Per canne che presentano un’elevata lunghezza (oltre gli 8 metri), sarà quasi impossibile bilanciare perfettamente canna e mulinello: la soluzione è trovare un appoggio degli stessi durante le sessioni di pesca più lunghe.
  3. Peso: è un termine fondamentale per tutte le tecniche di pesca che richiedono lanci ripetuti. Una canna troppo pesante affaticherà il nostro braccio troppo velocemente. Ha invece minor rilievo per tipi di pesca in cui la canna viene tenuta in mano solo durante il combattimento (carpfishing, traina…).
  4. Sensibilità del cimino: una canna con un cimino poco sensibile non permette di percepire l’abboccata del pesce oppure un corretto utilizzo delle esche artificiali. Un cimino sensibile e reattivo permette un’ ottima ferrata della preda anche utilizzando nylon molto elastici.
  5. Rivendibilità: ultimo ma non meno importante fattore è la rivendibilità di una canna usata. Comprando canne con marchi importanti, saremo certi di ottenere un ottimo prezzo nella vendita dell’usato e soprattutto una forte richiesta da parte di possibili acquirenti; comprando canne economiche, la rivendibilità è pari a zero.

 

Le azioni della canna da pesca

azioni canne copia (1)L’azione di una canna è determinata dal punto di flessione della stessa rispetto alla lunghezza del fusto.

Le azioni si dividono in: slow,moderate,moderate fast,fast,extra fast. Per semplificare, utilizzeremo la classica tripartizione: azione di punta, progressiva, parabolica.

  • Azione di punta: è il tipo di azione più utilizzato dagli agonisti e nelle gare di pesca  perchè ha il pregio di concedere una ferrata più rapida e decisa rispetto ad altre azioni. Tuttavia rende più ardua la gestione di prede importanti.                                                              Se la canna viene piegata manualmente, solamente la parte finale (il cimino in particolare) risentirà dello sforzo.
  • Azione progressiva: è il tipo di azione più utilizzato nel quotidiano perchè permette una corretta gestione delle prede (anche di taglia importante) ed, al contempo, possiede una grande sensibilità in punta. Se la canna viene piegata manualmente, lo sforzo sarà sostenuto non solo dal cimino, ma anche dall’ultimo terzo di canna.
  • Azione parabolica: è un tipo di azione troppo morbida, ormai quasi del tutto scomparsa. Non permette una corretta ferrata del pesce a causa della eccessiva elasticità. L’unico metodo per utilizzare al meglio le canne, che risentono di questa azione, è  l’abbinamento delle stesse a trecciati anzichè al nylon (per permettere una maggiore sensibilità dell’esca e soprattutto la totale assenza di elasticità del filo).Se la canna viene piegata manualmente, lo sforzo sarà sostenuto da quasi tutto il fusto, che formerà una parabola

 

Rassegna delle singole canne

IMG_2090La canna fissa: è l’evoluzione della pesca con il filo in mano ed è il primo tipo di canna ad essere stata utilizzata. Non è munita di anelli e di porta-mulinello: è composta dal fusto ed da un piccolo anellino in punta che consente la giunzione della lenza. Sono utilizzate per la pesca al tocco, per piccoli galleggianti ( 0.5 – 1 grammo), oppure per prede di piccole dimensioni. E’ da sottolineare che questa canna non consente di lanciare le esche oltre la lunghezza del proprio fusto. La grande elasticità di alcuni grezzi permette, tuttavia, di pescare con fili di diametro estremamente contenuto (0.12 – 0.10). PRO: consente di posizionare il nostro innesco sempre nello stesso punto, ottimizzando la pasturazione.

La canna Bolognese: è una canna telescopica, fine e leggera, munita di porta-mulinello e viene utilizzata soprattutto per la pesca con il galleggiante. Sono canne molto costose e talvolta molto delicate: prestare attenzione soprattutto durante la fase di trasporto. La lunghezza della canna varia in base allo spot: pescando dal molo, con fondali non troppo elevati, opteremo per canne di 4 – 5 metri; per ottenere lanci superiori ai 15-20metri, saranno indispensabili attrezzature che superano gli 8 metri e che hanno il pregio di stancare le prede in modo facile, grazie alla curvatura del fusto. Il casting della canna, ovvero la massima grammatura da poter lanciare, è riportato direttamente sul fusto.

Roubasienne: questo tipo di pesca, nato molti anni fa in Francia, nella città di Roubaix, da cui ha preso il nome, è praticato maggiormente sulle sponde di fiumi e nei classici carpodromi (occorre molto spazio a disposizione per consentire un corretto utilizzo di tutta l’attrezzatura). La Roubasienne è una canna con una lunghezza (e prezzo) incredibile, arriva a sfiorare i 15metri. E’ composta da una sorta di canna fissa ( non monta il mulinello) con un elastico ammorizzatore nel sottovetta e possiede un’azione molto di punta. Questa canna prevede l’utilizzo di prolunghe ad innesti da far scorrere su un rullo posizionato alle spalle del pescatore, che naturalmente rendono l’attrezzatura pescante molto rigida.

Canna all’inglese: è una canna solitamente ad innesti, composta da 3 sezioni (Match rods) ottimizzate per la pesca all’inglese. Ha dimensioni contenute (la lunghezza varia tra i 3.90m e i 4.90m) ed è composta da un’impugnatura spesso in sughero e da numerosi anelli (si arriva anche 18) che consentono una migliore ripartizione dello sforzo su tutto il fusto ed hanno la particolarità di avere un diametro molto fine. La prima sezione comprende l’attacco del mulinello, formato da due anelli per ottenere un fissaggio ottimale dello stesso al fusto. La seconda sezione è quella che sopporta maggiormente lo sforzo durante il lancio ed il combattimento. La terza sezione caratterizza maggiormente il tipo di azione delle singole canne. In commercio è possibile acquistare una canna inglese di tipo telescopico, più comoda nelle fasi di trasporto, ma probabilmente non troppo apprezzata (lo stesso vale nella pesca a spinning).

Canna teleregolabile: è una canna che spesso raggiunge la lunghezza di 10m ed è maggiormente utilizzata per la pesca in fiume ed in torrente alla ricerca soprattutto di trote. Una peculiarità di questa canna è data dalla possibilità di modificare rapidamente la sua lunghezza tramite opportune boccole di fissaggio, che consentono di posizionare l’esca alla distanza desiderata. 
E’ una canna estremamente rigida, indispensabile per avere sensibilità sull’esca e sull’abboccata anche in torrenti con corrente sostenuta. L’azione di pesca è spesso destinata alla ricerca delle buche sul fondale, motivo per cui la lunghezza dei fusti è davvero decisiva.

Canna da spinning: è una canna dalle migliaia di variabili. La lunghezza della canna sarà decisa in base alla gittata del lancio desiderata e dagli ostacoli che si interpongono tra il pescatore ed il livello dell’acqua (pescando da una scogliera è preferibile l’uso di canne di circa 2.70m 3m ). Per lo spinning in corrente si utilizzano fusti di lunghezza che varia tra 1.80m fino a 2.10m dato che i lanci non saranno eccessivamente forzati ed occorrerà una ottima precisione. Per lo spinning in lago ed in mare (alla ricerca di spigole e serra) è consigliato l’uso di canne di circa 2.40m. Gli anelli sono fondamentali, soprattutto quando è utilizzato il trecciato: in questo caso è opportuno optare per canne con anelli in SIC, più resistenti all’abrasione (vedi sopra). L’azione di queste canne sarà preferibilmente progressiva/di punta, utile a consentire un corretto utilizzo delle esche, una buona sensibilità degli artificiali ed una pronta ferrata della preda (che nel 90% dei casi non ingoierà le nostre insidie, allamandosi sull’esterno dell’apparato boccale). In commercio la canna da spinning si trova in diverse varianti: fusto monopezzo, fusto a due o tre innesti, e di tipo telescopica. E’ da ricordare che la prima variante è scomoda durante il trasporto ma ha delle caratteristiche migliori rispetto ad altri tipi di canne da spinning.

Canna da bolentino: la tecnica del bolentino in origine prevedeva l’utilizzo della lenza a mano che era successivamente avvolta su piccole tavole di sughero. La canna non deve essere più lunga di circa 3.20m perchè risulta scomoda nell’utilizzo in barca. La scelta della fusto va effettuata in relazione allo spot di pesca:  il casting spazia dai 60grammi fino ad arrivare ad oltre 200g. L’azione delle canne è tipicamente di punta ed il fusto è particolarmente rigido per contrastare il peso dei piombi utilizzati. Alcune canne prevedono l’intercambiabilità delle vette per ottenere azioni di pesca diversa o per utilizzare piombi di grammatura inferiore. Gli anelli sono a doppio ponte e sono in SIC, materiale che evita il surriscaldamento del filo durante i lunghi recuperi nei fondali elevati.

canne da surfCanna da surfcasting: in questa tecnica vengono utilizzate contemporaneamente 2 o più canne, spesso diverse, che meglio si adattano alle differenti grammature dei piombi da lanciare. La lunghezza dei fusti varia dai 3.80 fino ad arrivare a 5 metri, e sono contraddistinti da una grande robustezza e resistenza che permettono l’utilizzo anche in condizioni meteo avverse. Se è nostra intenzione utilizzare piombi di peso superiore a 150g, è consigliabile scegliere canne di ottima fattura perchè saranno fortemente stressate in fase di lancio. Negli ultimi anni il mercato offre sempre più spesso attrezzature non più telescopiche ma a tre innesti e con una lunghezza superiore rispetto al passato. Questo cambio di rotta è dovuto alla maggiore facilità di gestione dei lunghi travi e terminali ed alla possibilità di effettuare lanci più lunghi e precisi.

Canne da beach ledgering: sono canne con gli stessi caratteri delle canne da surfcasting ma che si distinguono per avere una potenza inferiore, considerando che i piombi da lanciare saranno nell’ordine di 60 g – 100g. Possono essere utilizzati anche attrezzi più economici, sconsigliati fortemente per il vero surfcaster che, invece, si confronterà con zavorre di oltre 150g unite ad esche spesso con un peso non trascurabile.

trainaCanne da traina: la principale differenza tra questo tipo di canna e tutte gli altri è dato dal fatto che una canna da traina, non potendosi adattare ad altre tecniche, può essere utilizzata esclusivamente per il suo scopo (sarebbe scomodo effettuare lanci a causa del grande diametro del fusto, del peso complessivo dell’attrezzo e della lunghezza eccessiva del manico). Queste canne spesso sono composte da due pezzi, e qualora non fosse possibile la loro separazione fisica , è possibile rilevare ad occhio una forte differenza nel fusto: la prima sezione è quella del manico, composta dall’impugnatura, dal portamulinello e dalla crociera (che permette l’aggancio della canna al portacanne e non si trova in nessun altro tipo di fusto!), mentre la seconda è quella che lavora sotto sforzo, composta da anelli o carrucole, a seconda del libraggio della canna. La lunghezza di questi attrezzi è ridotta: per le canne da stand-up si parte da circa 1.60m fino ad arrivare a 2.10m (per consentire una migliore leva durante il combattimento in piedi). Esistono tuttavia canne di lunghezza superiore, predisposte per combattimenti su sedia da combattimento. Queste canne non presentano il casting di lancio perchè non sono concepite per lanciare le nostre esche; sui fusti è stampata una caratteristica diversa: le libbre (lb), che ne indichano la potenza e la resistenza a piombi guardiani o prede di una certa taglia.

 

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