Pasture

Pastura per Cefalo in porto

Ingredienti
4 buste da 250 gr di pan grattato
1 kg di sarde fresche tritate
1 cucchiaio di olio extravergine
500 gr di sale grosso
250 gr di formaggio pecorino grattuggiato
2 pugni di terra

Preparazione
Unire in un contenitore le sarde tritate finemente, il sale, il formaggio, l’olio e la terra. Mescolate bene il tutto e lasciate riposare per un quarto d’ora. Nel frattempo prendete una vasca abbastanza larga e versateci tre buste di pan grattato, unite il composto preparato in precedenza e iniziate a mescolare cercando di unire il tutto passandolo fra le mani e non schiacciandolo con le stesse. Quando il composto sarà pronto unitevi il rimanente pacco di pan grattato, sino a quando il tutto sarà asciutto e quindi si staccherà dalle pareti del contenitore e permetterà di poter essere pressato con le mani a nostro piacimento.
In questo modo potremo decidere noi a quale profondità far lavorare la pastura: se in superficie la presseremo leggermente e se in profondità un po’ di più perchè in acqua si sfalderà per effetto sia del pangrattato che del sale grosso, aprendosi e rilasciando la scia di sarde. Attenti quindi alla pressatura!

 

Pastura per Cefalo

Ingredienti
2 kg di pane raffermo macinato fine
1/2 kg di sale grosso
1 kg di sarde fresce frullate
1 kg di sfarinato da cefalo tipo bianco

Preparazione
In un secchio capace, unire le sarde al sale, amalgamando bene. Successivamente, aggiungere il pane, poco alla volta, mischiando bene e aggiungendo di tanto in tanto un pò d’acqua di mare e di sfarinato. Lavorare bene la pastura in modo che sia amalgamata bene e consistente al punto giusto. La consistenza giusta, ci permette di poter prendere con le mani la pastura e farne piccole palline, senza che queste si sfaldino.
Per utilizzarla al meglio, lanciare 3/4 palle di pastura grandi come una palla da tennis di fronte a noi, distribuendole in un quadrato immaginario, che rappresenta il nostro raggio di azione. In questo quadrato caleremo le lenze, tenendo presente che i Cefali più belli stazionano sul fondo. Di tanto in tanto, lanciamo una pallina grande come una noce di pastura per tenere sempre i Cefali nel nostro raggio di azione.

Pastura per Boghe, Occhiate, Mazzoni e Cefali

Ingredienti (dosi per 2 kg di pastura)
1 kg di farina di gambero
0.5 kg di formaggio
0.2 kg di farina di sarda bianca
0.1 kg di farina di aringa
50 gr di aminoacidi in polvere
150 gr di PV1 (collante per pasture)

 

Pasta per pesca in mare

Ingredienti
400-500 gr farina tipo 0
250-300 gr formaggio parmigiano grattugiato
3 uova
1/3 tubetto pasta di acciughe tipo “balena” o altra marca
1 cucchiaino da caffè di olio di fegato di merluzzo oppure di olio extravergine di oliva
5 spicchi di aglio grattugiati

Preparazione
1) Mescolare a secco in una zuppiera la farina e il formaggio grattugiato.
2) Rompere le uova in un altro contenitore e aggiungere l’olio di fegato di merluzzo oppure di olio extra vergine, aggiungere 1/3 di tubettto di pasta di aggiughe e gli spicchi di aglio grattugiati: mescolare ripetutamente la brodaglia ottenuta con una forchetta.
3) Iniziare con un cucchiaio a versare la farina e il formaggio mescolati a secco precedentemente nel contenitore della brodaglia e mescolare l’impasto iniziale con una forchetta e continuare a versare formaggio e farina e a mescolare l’impasto sino a quando la sua consistenza permetta di lavorarlo con le mani.
4) Continare ad aggiungere farina e formaggio all’impasto e lavorarlo con le mani: fare piccole palle dell’impasto, lavorarle con le mani e riunirle di nuovo fino ad ottenere una pasta compatta e semi gommosa.
5) Prendere la pasta così ottenuta e chiuderla in una busta di plastica trasparente e metterla in frigo pronta per essere adoperata per una battuta di pesca.

Questa pasta da me adoperata da diversi anni ha i seguenti requisiti:
- facile reperibilità degli ingredienti
- esca valida e sempre pronta in quanto può essere congelata
- appetitibile a diversi tipi di pesci in particolare sparidi come Saraghi e Orate, ma anche Occhiate, Salpe, Scorfani e Ghiozzi
- adoperabile con tecniche di pesca diverse (canna fissa, canna a lancio a fondo con piombatura oppure con galleggiante); inoltre può armare anche palamiti ed essere impiegata dalla barca per la pesca a bolentino
- impermeabile in quanto gli ingredienti adoperati non facilitano la penetrazione dell’acqua nella pallina-esca attaccata all’amo
- libera un alone nell’acqua che costituisce un richiamo irresistibile per i pesci presenti nelle vicinanze
- consistenza della pasta (se è stata lavorata bene) che resiste ai morsi dei piccoli pesci (Crognoli, Occhiatine) i quali mantenendosi nelle vicinanze della pallina-esca la attaccano a piccoli morsi attirando altri pesci più grossi
- a battuta di pesca finita, può essere rimessa nella sua busta di plastica e congelata per una nuova battuta di pesca.

La pasta inoltre è ottima per la pesca al Sarago con galleggiante con mare in scaduta da una libecciata, mare torbido e ossigenato dai frangenti. Per la pesca a fondo con la pasta io generalmente adopero un’armatura leggera: piombo scorrevole massimo 20 gr, a spillo storto, calamento 0.18-0.20, lungo 60 cm.

 

Pasta “Carré”

Ingredienti
1 confezione di pane a cassetta (pane “Carré”)
1 tubetto di pasta di acciughe

Preparazione
Per prima cosa va eliminata la scorza del pane, tagliandola con un coltello ben affilato. Si ottengono così tante fette di pane di sola mollica che, a gruppi di 5/6, vengono immerse in acqua, meglio se salata, per circa 5 secondi. Si strizzano per bene con entrambe le mani e si lavorano bene, amalgamando e impastando fino ad ottenere una pallina di pasta morbida omogenea.
Eseguire l’operazione con le fette restanti del pane.
Avremo ottenuto così 4 o 5 palline di pasta che potranno essere arricchite con la pasta di acciughe oppure impiegate così come sono.
Per l’innesco, si stacca dalla massa un pezzetto di pasta e la si lavora con le dita, fino a formare una pallina che viene infilata sull’amo e lavorata ancora, fino a formare una piccola peretta che nasconda completamente l’amo.
Questa pasta è indicata per la pesca al Cefalo (o Muggine), sia nei porti che dalle scogliere con canna fissa e galleggiante. Può essere impiegata con successo anche a lancio ravvicinato, utilizzando una bolognese o all’inglese. Con questa esca mi è capitato di pescare di tutto: Saraghi, Aguglie, Menole, Scorfani e Ghiozzi.
Funziona al massimo con mare mosso o in scaduta, molto meno con acque ferme e limpide.

 

(fonte:pescare.net)

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