Pesca da Riva e Surfcasting al Serra

serra pesca mania1 (1)In questo racconto descriverò le catture effettuate con la tecnica della del surfcasting al serra e della pesca a fondo da riva. Sono le 15 del 3 agosto 2011. Arriva il mio amico Vincenzo sotto casa, lascia la sua macchina e partiamo con la mia. Passiamo a prendere Giancarlo da Adelfia e andiamo all’Auchan per comprare qualche sarda o cefalo per l’innesco ai serra tutti allegri e felici …. Pescheria chiusa per ispezione igienica…. Il morale in panico a quell’ora l’unica pescheria aperta era quella. Decidiamo di partire ugualmente. Passiamo da una salumeria e compriamo i panini. Dei sei panini acquistati per la notte ne arrivarono solo due hahahahah. Il nervoso era tanto eli pappammo nel tragitto Casamassima – Palagiano.

Bene, arriviamo li alle 16.30 scarichiamo la macchina e guardiamo aldilà della foce del fiume Lenne, era stracolmo di pescatori.

Guadiamo il fiume e ci andiamo a posizionare in un piccolo spazio sul molo lungo…. Preparo le canne e comincio a costruirmi le montature con tutta calma per me e per i miei amici (inesperti purtroppo ). Preparo la canna per i cefali ad un mio amico e gli dico di pescarne qualcuno perchè sono cavoli amari se non reperiamo l’esca….Mi dice ok (ma voi ci credete ?? Io no nfatti nemmeno un cefalo ).

Armate le canne, prendo in mano la situazione provo a prendere dei cefali. Due strike in un colpo solo, l’umore sale uppyyyyyyyyyyyyyyy…

serra pesca mania3 (2)Calma, niente agitazione, li ripongo nella vasca del vivo con l’ossigenatore ne faccio un altro e niente più. Innesco i cefali alle tre canne e viaaaaaaaa.

Sono le 19:00 ancora nulla all’improvviso uno grida: era una mandria di serra che inseguiva un branco di cefali da chilo; si vedevano tanti serra che non si riuscivano a contare aguglie che saltavano, uno scenario bellissimo ,ma i miei cefali innescati non li pensavano per nulla.

Ancora nulla, si fanno le 21:00 e mangiamo gli ultimi panini. Facciamo due chiaccihere ma scende il freddo e ci mettiamo pantaloni, calze, scarpe, giubbotto, cappello e sciarpa. Non scherzo, li in estate si gela di notte.

Pesce non se ne vede ancora ma all’improvviso all’ 01:00 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz eccolo! Grido a Vincenzo, ferro e lascio recuperare a lui. Era troppo emozionante sentire nel silenzio tombale della notte, con un mare così piatto, i tonfi del pesce che faceva voli spettacolari. Guadiniamo il primo serra. Tutti contenti ma non ci rendiamo conto che non abbiamo esche. Recupero le altre due canne ma niente più cefali: i granchi se li erano mangiati. Vado di corsa sulla spiaggia, scavo tantissime buche alla ricerca dei vermetti fino a farne una ventina. Armo la canna da ledgering con piombino scorrevole da 15 grammi amo da 18 e vai la prima mormora. Innesco la canna dei serra e non faccio in tempo a rilanciare quella a mormore e zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz e bè questo me lo recupero io se permettete. Ecco il secondo serra. Quelli che erano vicino a noi cominciano ad innervosirsi: chi lancia popper, chi comincia a fare pastura di sarde, ma solo io avevo preso….. Prendo altre due mormone e alle 2 si sente una frizionata terribile, ma il pesce si slama subito. La mormora era stata distrutta, era rimasta solo la lisca esca. Lascio la lisca con la testa e la avvolgo con filo elastico, tanto persa per persa ci provo. Ho una sola canna in acqua con lisca innescata, non ci crederete, ma dopo pochi minuti un altro serra abbocca a ciò che era rimasto della povera mormora. Dopo pochi minuti ancora uno strike, questo lo lascio recuperare a Giancarlo….

serra pesca mania (1)L’esca era davvero finita, le mormore non mangiavano più, eravamo decisi ad andare via. All’improvviso vedo passare una barchetta da marinai e comincio a gridare eiiiiiiiiii eiiiiiiiiiiiiiii gli metto il flash della lampadina in direzione e fortunatamente si avvicinano e gli chiedo se avesse del pesce da vendere visto che aveva recuperato le reti e mi disse che avevano dei cefali ancora vivi. Ne prendemmo 4, ognuno da mezzo kg. Il pescatore mi disse: pescateli tutti sti ca…. di serra che mi hanno distrutto la rete. Sentito questo, capiamo che i serra erano ancora in caccia. Salutato il marinaio, ci rimettiamo in pesca. Sfiletto i cefali e faccio dei salcicciotti con la schiuma galleggiante: uno lo faccio andare alla deriva con il palloncino e le altre due le innesco con un terminale fisso. Alle 03:30 sento lo scoppio del palloncino e la solita zzzzzzzzzzzz. Eccolo il 4°serra, e poco dopo parte l’altra, il 5°.

La cosa bella è che chi era vicino a me non aveva preso nemmeno un pesce.

Già i Tarantini li non possono vedere noi Baresi, ed in più facciamo queste stragi hahahah. Si fa l’alba, cominciano ad arrivare i soliti pescatori della domenica che rimangono sbalorditi dal pescato e cominciano a chiederci consigli ecc.. Ormai stremati decidiamo di chiudere bottega. Soddisfatti della bella battuta, ci concediamo un cornetto e cappuccino e via verso Valenzano……..

Descrizione Tecnica della pesca da riva e del surfcasting al serra con palloncino:

teleferica serra (1)Sul girellone della lenza madre collegare un terminale del 0.40 di circa 2 metri al quale inserire una girella a cui legare uno spezzone di 30 cm d cavetto termo saldante a tre ami: due liberi e uno fisso (il trainante) cosi in base al pesce vivo o morto che viene innescato si può regolare la distanza, ricordando di innescare l’amo fisso in testa, uno sulla schiena e l’atro sulla coda. Il serra attacca le prede o sulla coda o tranciando il corpo dell’esca a metà. Inserire un palloncino alla girella del filo madre, per poi appoggiarlo semplicemente in acqua:il vento deve essere dalle spalle (guardando il mare). Allontanare il tutto di 100-150metri e attendere. Il palloncino se legato stretto scoppia o si stacca nel momento in cui il pesce abbocca. La resistenza alla mangiata, esercitata dal palloncino, fa si che la ferrata sia micidiale. Non vi aspetta che un combattimento sulla superficie dell’acqua, è un vero divertimento

Descrizione tecnica della pesca da riva e del surfcasting al serra con teminale fisso:

Un classico long arm con terminale di 1metro di cui 30 cm di cavetto a tre ami. Esche: cefali mormore piccoli sugarelli ecc vivi o morti, mangiano tutto. Io preferisco ami circle Tubertini che sono fenomenali.

Marco Siciliano

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