Autocostruzione Artificiali (popper) – Fase4:Assetto

Prova dell’ assetto di un campione effettuato con la autocostruzione artificiali

autocostruzione popperA questo punto è conveniente provare come si comporta in acqua l’artificiale. Riempite un secchio o una bacinella da’acqua. Montate gli split rings e le ancorette che userete su quell’artificiale. Immergete la creatura nel secchio e vedete in che posizione rimane. Se rimane a galla ma è troppo verticale dovete rimuovere un pochino di piombo. Se va a fondo vuol dire che dovrete togliere ancora più piombo a meno che non vogliate un popper affondante, che in base all’angolazione della bocca risalirà a galla o meno durante il recupero.  Se invece resta a galla con un’angolazione di circa 30° rispetto alla superficie dell’acqua l’assetto direi che è ottimale. Tenete presente che con le successive fasi di lavorazione l’artificiale aumenterà un pochino di peso e di conseguenza cambierà sensibilmente l’assetto aumentando l’angolazione con la superficie dell’acqua. Se siete soddisfatti dell’asseto potete passare alla fase successiva, altrimenti dopo aver trovato il giusto assetto ridate una mano di turapori nella parte del piombo dopo averlo bloccato con una goccia di colla acrilica. Se avete la possibilità di provarlo anche al mare tanto meglio. Fate qualche lancio per vedere come si comporta.

 

Le fasi relative all’autocostruzione di un artificiale:

  1. Fase 1: La scelta dei Materiali
  2. Fase 2: Taglio del Legno e Preparazione Sagoma
  3. Fase 3: Impermeabilizzazione del Legno
  4. Fase 4: Prova dell’Assetto dell’Artificiale Autocostruito
  5. Fase 5: Colorazione e Rivestimento del Corpo
  6. Fase 6: Resinatura e Rifinitura Finale

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