Autocostruzione Artificiali (popper) – Fase6:Finitura

Finitura e resinatura finale per l’autocostruzione artificiali

autocostruzione artificiali popper resinatura  01Quando la vernice trasparente è completamente essicata si passa leggermente su tutto l’artificiale della carta abrasiva o carta vetrata molto fine. Si danno diverse mani di trasparente proprio per creare una pellicola più o meno spessa da poter carteggiare senza  asportare via i colori e poi per dargli una protezione in più. Si carteggia per far si che la resina si aggrappi meglio alla creatura.

Io utilizzo resina epossidica. Visto l’alto costo di questo prodotto, la doso con delle siringhe perché tanto ve ne basta pochissima. È un prodotto bi-componente, composta da due confezioni in cui in una c’è la resina e nell’altra il catalizzatore.  Non cercate di annusare il catalizzatore perche è tossico e sa di ammoniaca e può irritarvi le vie respiratorie. Per cui usate mascherina e guanti.

La resina che uso io ha un dosaggio di 2:1, cioè due parti di resina e una di catalizzatore. Per mescolarla utilizzo una lattina tagliata. Con una siringa prelevare due cc di resina e metterla nella lattina. Con un’altra siringa prelevare un cc di catalizzatore e metterlo nella lattina sopra la resina. È importante utilizzare due siringhe distinte per resina e catalizzatore perché se i due componenti si miscelano inizia la catalisi. Ora miscelate per bene i due componenti.  Lasciate ora da parte la resina e preparatevi l’artificiale da resinare.

Per dare la resina io appendo le creature in verticale. Avendo un gira artificiali si possono anche mettere orizzontali e farli ruotare sino a catalisi completata.

Per proteggere l’occhiello di coda ed evitare che si riempia di resina, metto della pasta da modellare.

autocostruzione artificiali popper resinatura  05Per evitare che la resina coli formando dei goccioloni orrendi, lascio riposare la resina miscelata al catalizzatore per circa un’ora. Avendo la resina  un tempo di catalisi di tre ore alla temperatura di 20°, dopo circa un’ora ha un aspetto gelatinoso che è facile da applicare con un pennello (pulito ovviamente) perché non cola o cola pochissimo comunque. Il tempo dipende tutto dalla temperatura e umidità dell’ambiente. in inverno mi metto sotto la pompa di calore perché mi sembra di ottenere un effetto migliore. In estate va benissimo all’aperto visto che nella mia zona ci sono sempre circa 35-40°. Lasciare indurire la resina tutto il giorno e a catalisi avvenuta non cercare di toccare la resina perché rimangono tutte le impronte. Dare una leggera carteggiata per eliminare eventuali gocce e preparare l’artificiale per la seconda e ultima mano di resina. Il completo indurimento della resina si ha solo dopo qualche giorno, ma dopo 24 ore è possibile toccare l’artificiale.

Con un taglierino asportare l’eventuale resina che si sarà accumulata nell’occhiello di coda. Ripulire anche gli altri occhielli da eventuali tracce di resina e vernice. L’effetto cromato è più piacevole da vedere anche nell’armatura.

Ora con l’aiuto di un paio di pinze da modellismo, o ancora meglio con le pinze apposite, rimontate gli split rings con le ancorette. Avete finito la vostra prima creatura. Siatene orgogliosi e ancor di più quando un grosso pesce vorrà mangiarselo!!!

Ecco alcuni capolavori effettuati grazie all’autocostruzione artificiali.

 

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Per creare un walking the dog (wtd) l’unica differenza è nella forma. Cioè anziché avere una bocca svasata come abbiamo fatto per il popper avrà una forma più arrotondata. L’assetto è uguale quindi  dovremo solo variare la preparazione della sagoma per fare in modo che abbia il tipico movimento a zig zag.

Per quanto riguarda invece la creazione di un minnow dovremmo o meglio potremmo utilizzare anziché un unico listello, due a mezzaluna da incollare successivamente. I vari scavi per il passaggio dell’armatura, per l’inserimento del rattling ed eventualmente della paletta li faremo nelle due parti che si uniranno una con l’altra e inseriremo tutti gli accessori  all’interno.

Un’altra differenza sta nel fatto che le prove dell’assetto e soprattutto del movimento vorranno fatte per tentativi. Per il piombo per esempio si dovrà mettere di norma nei pressi della paletta, nella parte posteriore, ma non è detto che scodinzoli nel migliore dei modi mettendolo proprio li. Bisogna quindi provarlo in un punto e fare tutte le prove, facendo magari più fori per posizionare i pallini o le barrette di piombo. Stesso discorso vale per la paletta. In base all’angolazione della paletta si può ottenere un movimento più o meno stretto. La paletta deve fare attrito con l’acqua quindi bisogna valutare anche la dimensione e la bombatura.

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Ci sono quindi molte più variabili nella costruzione di un minnow di quelle che ci possono essere in quella di un popper o un wtd.

Bisogna poi vedere cosa si vuole ottenere se un floating (galleggiante), sinking (affondante), o suspending (neutrale), vedendo di regolare pian piano la quantità di piombo.

Le fasi relative all’autocostruzione di un artificiale:

  1. Fase 1: La scelta dei Materiali
  2. Fase 2: Taglio del Legno e Preparazione Sagoma
  3. Fase 3: Impermeabilizzazione del Legno
  4. Fase 4: Prova dell’Assetto dell’Artificiale Autocostruito
  5. Fase 5: Colorazione e Rivestimento del Corpo
  6. Fase 6: Resinatura e Rifinitura Finale

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